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Buca tra le più difficili del campo. Lungo par 4 caratterizzato da un leggero dog-leg a sinistra e fuori limite a destra. Il primo colpo è delicato in quanto si deve evitare la quercia secolare a sinistra del fairway. Una collinetta in entrata a destra, il bunker alle spalle e il lago a sinistra proteggono un green abbastanza regolare.
E’ un par 4 tra i più lunghi del campo. Dog-leg a destra all’altezza dei 150 metri e fuori limite sulla destra per tutta la lunghezza della buca; molto delicato il tee shot in cui non sono concessi praticamente errori da entrambi i lati poiché a destra una ricca vegetazione protegge l’angolo della buca e a sinistra due querce rendono più difficile il colpo al green. Preferibile comunque tenersi leggermente a sinistra del fairway. Il green è ricavato su due livelli con un leggero gradino; un bunker a destra in entrata e una serie di collinette lo difendono.
Storica per la vicinanza al tee di una torretta del 1400 e di una chiesetta con annesso edificio conventuale del 1700, è una buca piuttosto delicata. Un grande bunker davanti al green, in pendenza verso sinistra e con gradino, complica le cose quando la bandiera è a destra. Un altro bunker più piccolo vigila la sinistra.
Il fairway che si restringe e un bunker a sinistra rendono delicato il primo colpo. Un secondo colpo da tirare al centro di due querce secolari che disegnano il fairway a destra ed a sinistra. Un ampio beach bunker che punisce eventuali approcci corti o errati ed il lago complicano l’accesso al green, il quale risulta sopraelevato rispetto al fairway e molto delicato per il doppio dislivello.
Par 4 distinto da un deciso dog-leg a sinistra. Un grande bunker sulla sinistra all’arrivo del primo colpo invita a giocare sulla parte destra del fairway. Il green, ondulato e con pendenze molto accentuate, è salvaguardato a sinistra da un bunker ed è quasi completamente circondato da un lago.
Buca di difficile impatto psicologico in quanto tee e green sono completamente separati dall’acqua; un grande bunker a destra, uno più piccolo a sinistra ed il lago sul lato sinistro, difendono il green che risulta abbastanza stretto, lungo, con una insidiosa pendenza da destra a sinistra, verso il lago.
Par 5 di media lunghezza reso insidioso da due bunker sull’arrivo del primo colpo e da un grande bunker che insidia il secondo colpo. Un green ampio ben difeso e altresì ondulato, rende complicato l’eventuale approccio. In lontananza si possono ammirare gli Appennini con le cime del Cimone e del Corno alle Scale.
Par 4 di respiro con un grande bunker sulla destra all’arrivo del primo colpo ed uno più piccolo sulla sinistra. Alcune collinette e il lago sulla sinistra salvaguardano un green stretto e su due livelli. Con bandiera in alto a sinistra occorre prestare attenzione sul secondo colpo.
Dog-leg a destra, con un grande bunker sulla sinistra all’altezza del primo colpo. Una fitta vegetazione sulla destra rende difficoltoso questo lungo par 4. Subito dopo il fairway declina per poi risalire verso un green piuttosto delicato in quanto ricavato su tre livelli e con pendenze da brivido. Un bunker ampio abbraccia il green sulla sinistra. Uno più piccolo in uscita a destra ed uno dietro raccolgono i colpi lunghi e a destra.
Par 5 abbastanza lungo e caratterizzato da un doppio dog-leg a destra. Un fuori limite sulla recinzione delle residenze ed un grande bunker a destra sull’arrivo del primo colpo consigliano prudenza. Il rough e due bunkers posizionati a circa 40 metri dal green rendono delicato il secondo colpo. Il green si presenta ampio ma di difficile interpretazione, causa pendenze molto marcate.
Par 3 caratterizzato dall’acqua. Il green largo e perpendicolare rispetto alla partenza è ricavato su una penisola e si sviluppa su due livelli con un gradino pronunciato. Un bunker frontale, intagliato sulla sponda, può salvare un colpo corto ed errato. In estate la fioritura delle ninfee impreziosisce il colpo d’occhio, concedendo una visuale colorata e gradevole.
Par 4 con fairway largo e regolare. Grandi piante a destra del fairway rendono necessario posizionare il primo colpo a sinistra avendo cura di evitare la quercia secolare. Due bunker presidiano i lati del green, che essendo di notevole lunghezza, rende di difficile lettura il secondo colpo.
E’ la buca più lunga del percorso. L’alveo e la fitta vegetazione del torrente Tiepido a ridosso del fairway, delimitano il fuori limite a destra lungo tutta la buca. Una serie di bunker sulla sinistra e il restringimento del fairway rendono insidioso l’arrivo del primo colpo. La zona di arrivo del secondo colpo è stretta con una collina sulla sinistra. Il green, circondato da colline, si estende su due livelli.
Par 4 con un marcato dog-leg a destra. Una quercia a sinistra del tee protegge il lato sinistro della buca. Una fitta vegetazione sulla destra rende necessario un lungo drive poiché è impossibile tagliare l’angolo della buca. Un green su due livelli difeso anteriormente da un bunker particolarmente insidioso caratterizza ulteriormente questa buca. Un secondo bunker alle spalle del green raccoglie approcci troppo decisi.
Par 3 di notevole difficoltà, lungo, con un green abbastanza piccolo e stretto. L’accesso, piuttosto angusto, è reso insidioso da un bunker a sinistra e da un collinetta con un platano a destra. Un ulteriore bunker incombe a sinistra in uscita dal green.
E’ il più lungo ed il più difficile par 4 del campo. Il torrente Tiepido e la pista ciclabile accompagnano il fuori limite a destra per tutta la lunghezza della buca. Il green, in leggera salita, presenta un ingresso piuttosto stretto, inoltre due bunker sulla sinistra ne circondano il lato.
Delicato par 3 con un green caratterizzato per la sua esigua larghezza e per l’accentuata doppia pendenza. Un grande bunker in posizione frontale e due laterali accentuano la difficoltà di questa buca.
>Buca di grande fascino con un ampio lago sulla destra del fairway e fuori limite a sinistra. E’ necessario portare la palla due volte oltre il lago per piazzare il secondo ed il terzo colpo. Per i più abili e coraggiosi un lungo e difficile tee shot sulla penisola di destra permette di raggiungere il green con un secondo e delicato colpo di media lunghezza. Il green, difeso dall’ampio lago che non consente margine di errore, presenta un gradino con doppia pendenza.Un bunker dietro al green fa da corona a questa splendida ultima buca da sempre decisiva per il risultato finale di ogni competizione ed in particolare l’epilogo drammatico del 50° Open d’Italia vinto da Greg Turner.